29/09/2011

Lei (che ora ama un altro)


"hai ragione, ti capisco" le ho detto quando mi ha lasciato. Lo so, è uma frase del cazzo, ha fatto schifo anche a me sentirla appena l'ho detta. Lo capivo persino io quanto fosse mediocre. Ma in quei momenti le mie paure vengonoa a galla e mi bloccano. Anche fisicamente.

Stavo perdendo una persona importante per colpa della mia incapacità di dare.

Lei é la donna migliore che potessi mai avere. E l'ho persa, l'ho pera pel colpa mia. Ogni volta che mi chiedeva più attenzioni, ogni volta che mi si avvicinaca di più, io la tenevo a distanza anche solamente con una parole. Adesso quella distanza non la vorrei più. Lo facevo perché ho sempre pensato che non mi avrebbe mai lasciato. lo vedevo che mi amava. Lei ne era capace e non aveva paura di esprimere ciò che sentiva. Pensavo che il suo amore per me fosse sufficiente a superare la mia indecisione. Invece un giorno le è bastato un instante, una frazione di secondo, per dire stop e tutto è cambiato. E io mi sono reso conto in un istante dell'importanza di ciò che ho gettato via.

Passeggiavo per strada con lei e tutti la guardavano, al lavoro gli altri uomoni volevano scoparsela, baciarla, annusarla, toccarla, ma solo io potevo. Era la mia donna. Quando ero a letto con lei, non mi sembrava vero che fosse lì per me e che potevo toccarla, baciarla, stare addosso. Quella possibilità è meglior di qualsiasi droga. Guardavo, desideravo, toccavo. Potevo prenderla come volevo sul tavolo della cucina dopo cena. Potevo prenderla come volevo e lei me lo faceva fare. La sera, metre era al lavandino del bagno per struccarsi, le alzavo il vestito e la scopavo lì, spingendo fino in fondo nel caldo del suo corpo. Improvvisamente. E la vedevo riflessa nello specchio mordersi il labbro, vedevo il suo viso godere e le sue mani afferrare il bordo del lavandino. E sentivo che era felice, che era quello che voleva e che lo voleva da me. Questo mi mandava fuori da testa. La cosa incredibile è che lei -così bella, così desiderata, così affascinante- voleva che solo io facessi quelle cose con lei. Non desiderava altri uomini, nemmeno li vedeva, forse. E adesso invece io sono uno dei tanti.

Non posso più averla e penso che un altro uomo ora le sta mordendo il collo, i capezzoli, le sta aprendo le gambe. Un altro uomo le sta toccando la schiena, la sta annusando, le sta scostando i capelli dal viso mentre le parla. Un altro uomo le sta tenendo le mani sulla testa o sui fianchi. E lei pensa solo a godere e dimenticarmi, o forse lo ha già fatto. gode senza pensare a me ed è felice senza pensare a me. Finalmente felice, perché lui le ha dato ciò che lei desiderava e che io non sono stato in grado di darle."


Fabio Volo
_Il tempo che vorrei






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